La terza serata di Sonika Poietika non poteva che continuare ad esprimere un sentimento comune nato intorno all’idea di un Sud possibile e contemporaneo. La presentazione del  libro di Luca D’Ambrosio “Musica migrante” accompagnato dalla brava Letizia Bognanni ha fatto da prologo letterario ai concerti in programma nel cartellone. Un Sud educato ma mai stucchevole quello messo in musica da Luciana Patullo, in arte Luci, che ha presentato le canzoni contenute nel suo prossimo album che uscirà per l’etichetta Metratron. Con la freschezza della sua voce e testi mai banali e grazie al suono delicato dell’arpa celtica e del pianoforte, la giovane e talentuosa artista molisana ha destato la curiosità e il sincero apprezzamento del pubblico accorso a Campobasso. “A star is born”, parafrasando il titolo della pellicola di Bradley Cooper, Luci ha convinto tutti in un set acustico minimale che ora attende un ascolto più completo del suo primo disco, in uscita a breve.

Atteso dai fan sul palco si è materializzato poi Cesare Basile insieme ai suoi Caminanti per la prima data del suo nuovo tour che si chiama “Il nuovo cominciamento”, che arriva dopo il blocco delle attività causato dal lockdown. Accompagnato dalla bravissima Sara Ardizzoni alla chitarra, da Vera Di Lecce e Alice Ferrara  – voce, percussioni, e synth e da Massimo Ferrarotto – percussioni e batteria, Cesare Basile è l’emblema musicale e poietico del Sud cercato da Sonika Poietika, che pone il nostro Paese al centro di un Mediterraneo fragile ma che può essere ancora ricco di storia e di scambi culturali secolari. Ipnotico, il folk blues di Basile è intinto di Africa sin dalle prime note scandite dalla regolarità di un set che non trova epigoni altrove. E le canzoni del suo ultimo disco “Cummeddia”  cullano il pubblico, con la canzone “L’Arvulu Rossu” su tutte, che racconta della persecuzione messa in atto dal questore catanese Alfonso Molina contro gli “jarrusi”, gli omosessuali siciliani, sotto il regime fascista, nel 1939. Storie di disperati e perdenti vanno avanti nel concerto, cantate da Cesare Basile in simbiosi straordinaria con i Caminanti, raggiungendo vette inattese grazie alle pennellate alla chitarra di Sara Ardizzoni che descrivere come un Ali Farka Toure in gonnella sarebbe solo inopportuno e riduttivo. Un concerto indimenticabile, dunque, che consolida la difficile strada intrapresa da Sonika Poietika che questa sera si avvia alla conclusione della sessione settembrina, prima di dedicarsi alla Parola al Sud declinata nel prossimo ottobre dalla sesta e attesa nuova edizione di Poietika.

Riassunto terza serata (video)
di Michele Messere